venerdì 16 gennaio 2015

Un tragico scherzo...




Tra tutte le trasmissioni televisive sopravvissute dagli anni 90 ad oggi Le Iene è sicuramente quella che più spesso scatena polemiche nell'opinione pubblica.
Tacciata più volte di imbrogliare il pubblico con finti servizi, ad onor del vero è stata in grado più volte di smuovere il grande pubblico italiano a schierarsi su certe problematiche (spesso) sociali.
Personalmente non sono mai stato un assiduo utente del programma, non apprezzo molto i facili populismi anche se conditi di approfondimento.
Alle volte l'ho trovato perfino fastidioso per quel suo mix artefatto di cabaret, voyerismo e difesa dei valori sociali da tutte le ingiustizie (presunte o reali).
Però ammetto che tra tutti i programmi Mediaset è di certo il più apprezzabile. Da sempre.
Diciamo che se mentre fo' zapping trovo Le Iene, lascio in attesa della prima pausa pubblicitaria, se trovo altro cambio e abbandono senza sentirmi in colpa.

Da quando però Cristiano Pasca, mio vecchio e caro amico d'infanzia, è approdato nello staff della nota trasmissione il mio interesse è aumentato, anche solo allo scopo di seguirne il percorso artistico, per una questione affettiva e perchè no, anche professionale.
Perchè sto scrivendo questo post?
Semplice...
Ieri sera è andato in onda XLove, diciamo una "costola" de Le Iene che tratta per lo più di temi che hanno a che fare con l'amore in tutte le sue declinazioni moderne, la vita di coppia, il sesso e tutto ciò che nel bene e nel male gira attorno ad esso.

Avviene che il buon (e bravo) Cristiano, organizza uno scherzo televisivo ad alcuni dei suoi migliori amici, tutti rigorosamente palermitani, ragazzi che tra l'altro in parte conosco e frequento per motivi di lavoro ( ed è anche molto piacevole farlo).

Roberto Pizzo
, cabarettista, astro nascente del panorama locale nella comicità e Lorenzo Pasqua, animatore, artista grafico e partner dello stesso Pizzo in numerose "scorrerie" cabarettistiche.
Bravissimi e brillanti entrambi, ottimi ragazzi, non lo dico per piaggeria ma per sincera ammirazione.
Terza vittima dello scherzo organizzato dal Pasca è Gioacchino Cottone, musicista di belle speranze anche lui.

In cosa consiste lo scherzo?
In sintesi, far credere, con la complicità delle rispettive fidanzate, di essere prossimi a diventare papà e vederne la reazione.
Sottolineo che lo scherzo è assolutamente reale.





Il video è facilmente visionabile qui per cui non mi dilungo nel raccontarlo nei dettagli.

L'aspetto che però più mi ha colpito e mi ha spinto a scriverne è un altro.
Una riflessione, onesta, priva di giudizio, che spesso ho fatto in situazioni simili.

I due ragazzi che io conosco, ripeto, di persona, Roberto e Lorenzo, normalmente appaiono come molto sicuri di loro stessi, dritti verso un certo tipo di strada professionale, non traspare affatto alcuna insicurezza o tentennamento sulla propria vita.
Questo, ovviamente è ciò che appare dopo un paio d'ore al pub, davanti una birra, a parlare di lavoro o cazzeggiando su altro.
Ma lo stesso risultato si evince dai post su facebook, odierno rivelatore di paranoie o di personalità.

Ripeto e confermo, due bravissimi ragazzi, Roberto e Lorenzo (non conosco Gioacchino, non posso parlarne ma essendo un amico comune di amici no ho alcun dubbio sulla sua bontà ), anche modesti rispetto alla media degli spocchiosi e presuntuosissimi coetanei (e non) palermitani, però l'effetto che fa il filmato è di "crollo del castello di sabbia".

Mi spiego meglio...

Chi frequenta Palermo è abituato a subire gli spot auto-celebrativi della bravura di questo o quel conoscente, l'impressione è sempre quella di essere attorniati da geni veri e propri, però chissà perchè Palermo resta sempre una città di merda dove le cose migliori vanno puntualmente in vacca.
Ci si chiede di conseguenza a cosa servano tutte queste persone "speciali" che tanto spesso si vantano, o dove vadano a finire tutte le dichiarazioni d'intenti se poi va tutto sempre male, anzi peggio.
Spesso mi coglie una giustificata sensazione di bluff generalizzato, dove tutti dicono di essere qualcosa che in realtà non sono e non saranno mai, ma fa figo dirlo.
Non soltanto.
Ripenso poi a tutte quelle frasi dette a posteriori dove la giustificazione al fallimento è sempre la stessa, cioè "è colpa degli altri".
Il concetto sopracitato di "castello di sabbia" che crolla nei nostri tre eroi di questa storia è perfettamente condensato nella tragica frase pronunciata da Roberto che si autodefinisce uno "spiantato" e che "non sa fare nessun lavoro nella vita".

Dinanzi alla prospettiva, in apparenza. inevitabile, di doversi assumere la responsabilità della vita di un bambino crollano tutti i muri, tutte le difese, tutte le sicurezze, reali e non, quelle autentiche e quelle spavaldamente dichiarate, persino la consapevolezza di sè stessi, con la terribile prospettiva di doversi auto-ridefinire ai propri occhi e a quelli degli altri.
E' come se il Pasca avesse fornito, con un drammatico"offro io", una seduta full immersion di psicanalisi ai 3 amici con le conseguenze molto intime di una pubblica dichiarazione di nullità, di fallimento preventivo dinanzi ad una realtà innominabile e inarrestabile definita da molti "crisi umana" ma che io sempre più spesso chiamo "inadeguatezza alla vita".
Una situazione tipica dei nostri giorni purtroppo, per motivi economici e di mancanza di opportunità che vuoi o non vuoi devi affrontare e che solo pochi rarissimi fortunati possono permettersi di ignorare o di affrontare in maniera vincente.
Una situazione che l'80% delle persone che ho attorno non ha provocato, ma purtroppo il sistema pretende ugualmente che la si debba subire tutti in egual misura, tranne chi l'ha causata.

Non entro nelle implicazioni politiche o storiche, non è l'analisi del contesto lo scopo di questo post.
Non ne sono in grado, non è nemmeno il mio compito.

Ciò che mi preoccupa è il domani di questi ragazzi.
Come li vedranno da oggi in poi tutti quelli che li conoscono?
Daranno loro lo stesso credito dei giorni passati o diventeranno delle vuote silhoutte di cartone?
Non che a Palermo faccia alcuna differenza, sia chiaro, però il dubbio me lo pongo.

Voglio essere ottimista, senza colpevolizzare affatto Cristiano, voglio pensare che abbia dato (e voluto dare) una sonora svegliata ai suoi (nostri e comuni) già volenterosi amici affinchè prendano in mano la propria vita con piglio più deciso che mai e realizzare davvero loro stessi, senza procrastinare, senza scusanti, senza attenuanti ambientali, senza pontificare, ma solo con ferrea, atarassica determinazione.

Lunga vita e prosperità

Claps