martedì 5 maggio 2015

Il "mio" Comicon



Un altro breve capitolo della mia vita da eterno aspirante fumettista si è chiuso.
Parlo del Comicon di Napoli, fiera di cui avevo sempre sentito parlare (bene) e alla quale non avevo mai partecipato, sia in veste di autore che di semplice visitatore.

Una bella esperienza, alla fine della quale, tirando le somme, non sono rimasto deluso.
Ma come dico sempre, sono di bocca buona, basta poco per accontentarmi, anche se i pochi "nei" che ho notato, obiettivamente sono grosse e terribili storture di un sistema organizzativo che da qualche altra parte d'italia nemmeno sono ipotizzabili.

A cosa mi riferisco?
Semplice, alla faccenda dei biglietti d'ingresso.

Lo dico qui e me ne assumo tutta la responsabilità.
Alle 11 circa del mattino di OGNI giorno del Comicon, puntualmente i tagliandi per entrare alla manifestazione risultano esauriti e l'unica maniera per acquistarli è rivolgersi ad uno dei tanti bagarini ( cioè venditori abusivi, per chi non lo sapesse ) disseminati nella piazza davanti la Mostra D'Oltremare, che ovviamente non li cedono per il prezzo corretto, ma con un ricarico di almeno 15, o anche 30 euro in più (totale dai 25 euro fino ai 40).
Sottolineo, biglietti GIORNALIERI, non abbonamenti.
Si riescono a trovare SOLO i biglietti per i giorni successivi a prezzo maggiorato, ovviamente e spesso son riduzioni per ragazzi sotto i 6 anni di età (tagliandi che non vengono mai controllati all'ingresso come dovuto e tu riesci a passare con una facilità estrema).

Ora, va da sè un ragionamento logico:
Se alla biglietteria i tagliandi sono esauriti già dopo un'ora dall'apertura degli sportelli, mentre i bagarini hanno mazzette da 50, 100 biglietti in mano e se un normalissimo visitatore non può acquistarne più di due alla volta, la mia conclusione è che gli addetti alla vendita sono d'accordo con i bagarini e si spartiscono fette di introito ILLEGALE.
Chiamasi Camorra, o Mafia, se preferite, se siete siciliani (o milanesi).




Argomento perquisizioni:
é giusto, è corretto e di buon senso controllare borse e zaini di ogni visitatore, viviamo in un certo clima e posso comprenderlo.
Però non puoi sequestrare ai cosplayers (in maniera molto impari, ad alcuni si e ad altri no) armi ed accessori, quando DENTRO la fiera vi sono ben 3 stand che vendono ARMI BIANCHE vere (Katane et similia) liberamente.

Chiuso capitolo.
Quello che dovevo dire l'ho detto.



Robotics come sempre vende con la stessa forza di un vecchio motore a diesel, lento a scaldarsi e poco veloce sul lungo, ma affidabile.
Non so esattamente le cifre dei volumi venduti, ma ad occhio tra le 30 e 40 copie nei 3 giorni in cui ero presente sono sicure.
Niente male per un fumetto decisamente di nicchia, dal pubblico estremamente selezionato di cultori di fantascienza e robot, poco pubblicizzato e non legato alle meccaniche di diffusione offerte dal web odierno.
Pianificando per bene il progetto potrebbe anche andare lontano.

In tal senso, la mia chiaccherata di quasi un'ora con Lucio Staiano, boss di Shockdom è molto illuminante e produttiva per entrambi.
Io faccio ammenda delle esternazioni alle volte un po' eccessive, lui si impegna per una maggiore progettualità sui prodotti da pubblicare (incluso ovviamente Robotics), in un clima di rinnovata stima e voglia di collaborare al meglio delle possibilità di entrambi.



A proposito di prodotti Shockdom, per tutta la fiera non si fa altro che parlare (nel bene e nel male) dello Scottecs di Sio.
Io l'ho avuto accanto a disegnare per tutti i 3 giorni e posso solo dire una cosa.
Sio è un professionista IMMENSO.
Può piacere o meno, si ama o si odia, non esiste una via di mezzo e io stesso non ho mai allacciato con lui un rapporto personale che vada oltre la semplice conoscenza, però posso affermare senza paura di smentita che non ho mai visto nessun autore di fumetti reggere 400 e più fans al giorno ai quali lui dona tutto sé stesso con selfie, gags, disegni, dediche, senza mai perdere un colpo, senza mai calare di intensità, facendo sentire tutti importanti, dal bambino più piccolo all'adulto più navigato, assorbendo con calma e lucidità anche l'impatto dei sostenitori più "irruenti".
Stima suprema, soprattutto poi quando mi volto e vedo altri professionisti dell'arte sequenziale con decenni di carriera tirarsela come divi del cinema, sia con colleghi che con appassionati.

In egual misura estendo la mia ammirazione e la mia valutazione positiva a tutti gli altri ragazzi della "crew" di Shockdom, che magari non saranno maestri indiscussi del fumetto, magari non vendono tanto quanto Sio, ma sono instancabili e disegnano senza mai fermarsi, dalla mattina alla sera inchiodati sul bancone dello stand.

Albo, Dado, Fubi, Bigio, Angela Vianello, Jessica Cioffi, la new entry Fraffrog (nuova per Shockdom, ovviamente), Stefano Antonucci, Daniele Fabbri (anche loro new entry), sono tutti autori da cui chiunque può prendere esempio per la professionalità con cui portano avanti idee e progetti validissimi.

Chapeau.


Il Comicon per me è una ventata d'aria fresca, non soltanto in senso metaforico.
Da oltre un anno ero chiuso in casa, a disegnare, scrivere, riflettere, sommerso da problemi di salute e dalla volontà di isolarmi da tutto e da tutti.
Inevitabilmente stavo perdendo il contatto con la realtà, trincerato nel mio piccolo mondo con un unica finestra, Facebook, che spesso distorce la percezione del mondo e delle persone che ti circondano.

Quindi è stata la fiera degli incontri...

E' stato meraviglioso ritrovare Enzo Troiano, il suo affetto, la sua allegria, i suoi cartonati coloratissimi, un professionista vero, un uomo a cui è impossibile non voler bene... sempre con il suo "compare" Luca Presicce, indomito animale da fiera, con la sua allegra flemma e gli immancabili occhialoni...



E' stato un piacere riavvicinarmi a Fabio Celoni, conosciuto di sfuggita ai tempi della Scuola del Fumetto (taaaaanto tempo fa) e scoprirlo una persona disponibile e gioviale oltre che uno dei più dotati e potenti professionisti del fumetto in circolazione (che PK che ha disegnato, se solo aveste potuto ammirarlo da vicino come ho fatto io!!! Che mano felicissima che ha!! Poesia e controllo totali! )...
Stima incondizionata.

Poi i saluti di sfuggita, come quello ricevuto dal sempre ombroso Recchioni, o dall'"Onnipresente" Maestro Palumbo, le due chiacchere con Alessandro Bottero, il mio "socio " Francesco Polizzo,  Alessandro Di Virgilio, Laura Scarpa, Emanuele Di Giorgi in "pigiama" con consorte (Concetta Pianura) e prole, freschi freschi di matrimonio...

I primi incontri dopo una lunga conoscenza via web, con Paola Del Prete, talento immenso, bravissima e simpatica, Salvatore Pascarella (minchia che altezza guagliò!), Enrico Ruocco (breve ma intenso)...

Il mio sentito grazie ai ragazzi (di "Benhento") che hanno gestito lo stand, simpatici, disponibili e  professionali.
Hanno contribuito non poco a farci sentire tutti a nostro agio.

Ma soprattutto per me resterà la fiera della napoletanità, della strana e rara (in altre città) situazione in cui sei immerso quando vai a Napoli, dove non ti senti MAI solo, dove tutti ti parlano e ti coinvolgono in conversazioni senza nemmeno conoscerti con la stessa facilità con cui si respira.

Il mio Comicon è anche il Comicon di Rosario, uno dei miei più cari e vecchi amici di sempre.
Non aggiungo altro su di lui tranne che "te l'avevo detto"...
Lui capirà.


Ora basta, si torna a lavorare.
Arrivederci a Giugno, Catania, Etnacomics 2015.

Un mese, un mese soltanto, ma già non sto più nella pelle.

In fede,
Claudio "Claps" Iemmola