sabato 19 novembre 2016

"Partita finisce quando arbitro fischia"


Parafrasando il grande Boskov, mi sento di poter affermare che Robotics non muore qui.
Non sarà la decisione di Shockdom di interrompere le pubblicazioni a porre fine al progetto.

Come già ho laconicamente anticipato ieri, Robotics non rientra più nei loro piani editoriali.

L'amarezza ovviamente ha riempito la giornata di ieri, poi però due risate con gli amici, qualche bicchiere di vino e un po' di sonno hanno permesso ad altri sentimenti di entrare in ballo già da stamattina.

Chiarisco un concetto di cui sono assolutamente consapevole: la storia del fumetto è costellata di esempi di progetti, più o meno validi, che nascono e muoiono senza vedere un compimento.
Robotics non sarebbe nè il primo nè l'ultimo caso.


Posso garantire però che è una storia molto personale sulla quale non ho ancora apposto il sigillo finale.

Robotics continuerà, non so ancora come e con chi, ma continuerà.
La situazione evolve di giorno in giorno e io stesso ancora non ho consultato tutti quanti i colleghi e amici che mi hanno affiancato sostenendo il progetto fin dal 2012.

Approfitto di questo post anche per ringraziarli ancora una volta e citarli tutti quanti in ordine di apparizione:
Francesco Polizzo e Giacomo Pilato, prima di tutti quanti...
Christian Marra e Gaetano Matruglio, Lazzaro Losurdo, Paola Del Prete, Alfredo Boschini, Giacomo Porcelli, Sudario Brando, Massimo Perissinotto, Giovanni De Matteo.

Un grazie anche a Roberto Recchioni che fu il primo a vedere le tavole di Robotics e a incoraggiarmi a mostrarle a qualche editore di belle intenzioni.
Un debito artistico, che spero un giorno di poter colmare,  l'ho invece con Massimo Dall'Oglio, che con i suoi consigli, la sua amicizia "a distanza" e l'ispirazione che mi hanno sempre fornito i suoi disegni, ha rappresentato per me un esempio di professionalità a cui guardare per migliorare sempre, pur consapevole dei miei molteplici limiti tecnici.



A coloro che ancora si chiedono come mai si sia conclusa la collaborazione con Shockdom rispondo soltanto brevemente che non c'erano più i presupposti di stima personale tra me e l'editore.
Di conseguenza tutto il resto è andato crollando come un castello di carte.
Sono cose che possono capitare perchè prima ancora che professionisti, siamo esseri umani.
Utilizzando la metafora del matrimonio, quando una coppia si scinde la colpa è da dividere in parti uguali, anche se le apparenze possono non dimostrarlo chiaramente.
Faccio il mea culpa, conscio dei miei difetti.
Questa è la mia parte, dando il massimo impegno, anche in questo caso, per migliorarmi.
Ringrazio comunque Shockdom per l'occasione data, non è stato poco.

Non dirò altro in merito, preferisco così e va tutto bene.
Ho numerose frecce al mio arco e mentre voi leggete sono già proiettato con mente, cuore e mano verso il prossimo bersaglio.

Un sentitissimo grazie personale inoltre va a tutti coloro i quali hanno finora dato fiducia a noi autori comprando i due volumi di Robotics già pubblicati e speso sempre bellissime parole di elogio per la storia.
A voi, che avete dimostrato tanta affezione ai personaggi e alle loro vicende, chiedo solo di tenere libero ancora un po' di spazio sugli scaffali perchè Dreamer, Kat e Neil hanno ancora tante avventure da vivere e tanti ostacoli da affrontare, come a tutti noi d'altronde accade
ogni giorno nella vita reale.

Vi voglio bene

Lunga vita e prosperità

Claudio "Claps" Iemmola